Prendiamo atto con rammarico di come, di fronte ad una disastrosa situazione del Pergocrema, purtroppo, non arrivi dalle penne nostrane un invito forte e pressante alla città ed alle istituzioni perché intervengano in maniera determinata e convincente nei confronti di Sergio Briganti, attuale presidente del sodalizio gialloblu. Si preferisce tenere un basso profilo che spazia dal dare quotidianamente voce ad un Comitato lodevole nelle intenzioni, ma impotente economicamente a risollevare le sorti del Pergo oppure riportando interviste (vere o presunte) di un uomo che chiama da Roma e lancia strali contro giocatori, città e tifosi, dimenticandosi che lui (o chi sta dietro a lui) è la causa principale delle nostre disgrazie.
Si usa ancora troppo il fioretto piuttosto che la spada o la clava. Altrove si sarebbe andati ben oltre. Noi che siamo gente educata e fin troppo rispettosa chiediamo almeno che si trovi la forza di alzare la voce (anzi la penna) contro chi sta portando il nostro amato Pergo in rovina alla soglia del suo ottantesimo compleanno. E si trovi anche l'orgoglio di non accontentarsi di essere una squadra che deve tornare in leghe inferiori, visto che a settembre si parlava di serie B. O siamo da B o siamo da Eccellenza. Dolci si decida, non può seguire il vento a seconda di come soffia e come più gli aggrada magari per tenere lontano chi a lui pare un fantasma antipatico che lui non vorrebbe più vedere a Crema.
Qui nessuno è sgonfio, qui nessuno cede, qui non si vende la pelle dell'orso prima di averlo ucciso, e come dice qualcuno, "ci dovrete finire tutti: uno per uno". Qui ci si impegna per dare dignità ad un nome ed a una città, non per tirare a campare, seguendo l'onda di un perbenismo di facciata e di una comodità volta a non sporcarsi un pò le mani, non giustificabile per chi si definisce "cannibale vero".
CurvaSudPergo
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