Con il presente comunicato teniamo a precisare che la contestazione tenutasi nel post partita di Pergocrema-Trapani non è stata dovuta tanto per la sonora sconfitta subita dai gialloblù quanto per come è maturata. Un altro motivo che ha fatto scaturire le ire di tutti i tifosi cannibali (tutti, anche i 60enni e non solo i così detti ultras) è stato l'operato del servizio di sicurezza e di ordine pubblico che non è stato (per così dire…) molto efficiente. Ma andiamo con calma…
In campo non s'è visto il Pergo d'inizio stagione, è da quattro partite a questa parte che alcuni giocatori gialloblù entrano in campo quasi demotivati, giocando con sufficienza e in punta di piedi. La cosa inizia a stancarci, visto che la società ha sbandierato a destra e a manca che l'obbiettivo stagionale sono i play-off e che la squadra è competitiva… allora che si giochi da squadra da alta classifica. Quattro sconfitte consecutive non ci sembrano da squadra che vuole fare un campionato di vertice. Ad ora però siamo ancora lì in alto, aggrappati all'alta classifica, forse però conviene anche iniziare a guardarsi alle spalle. Il tempo per invertire la rotta e tornare a fare bene come ad inizio stagione c'è ancora; ci auguriamo che questo accada, perché forse, se no, sarebbe stato meglio non fare certi proclami e mantenere un basso profilo.
Detto questo torniamo a Pergo-Trapani, con i siciliani che hanno vinto meritatamente per ciò che s'è visto a livello di gioco. È però assurdo come certi arbitri possano dirigere gare di serie C: la terna arbitrale di domenica, guidata da tale Penno di Nichelino, a nostro avviso potrebbe arbitrare a malapena una seconda categoria. Falli fischiati solo contro il Pergo, espulsioni dirette senza pensarci un attimo, falli probabilmente fuori area che diventano rigori, un goal annullato sullo 0-1 per un fuorigioco almeno dubbio, guardalinee che parlano con i giocatori avversari e addirittura a fine partita li attendono per uscire dal campo assieme. Guarda caso tutti questi episodi si sono verificati dopo che i trapanesi nella settimana che ha preceduto la partita a Crema si erano fortemente lamentati (e non solo?) con i signorotti della Lega Pro e con i designatori. Forse lamentarsi in un certo modo serve. E speriamo che tutti abbiamo capito che avere il presidente di Lega in casa non è un vantaggio per noi cremaschi, anzi… e ieri Pergo-Trapani ne è stata la riprova.
Chiuso il capitolo partita/arbitraggio passiamo al servizio di sicurezza e ordine pubblico. A fine partita i giocatori del Trapani vanno a salutare i propri sostenitori che come per magia si ritrovano in campo dopo aver scavalcato le recinzioni; nessuno a loro dice niente, steward e forze dell'ordine che non accennano minimamente ad avvicinarli o invitarli perlomeno ad abbandonare il campo (dove rimangono finché i giocatori non hanno fatto rientro negli spogliatoi). Il trattamento riservato a noi tifosi del Pergo in Curva Sud invece è il contrario: agli ingressi gli steward hanno sempre da dire per ombrelli, accendini, bottigliette, bandiere, pezze, ecc.; una volta dentro appena qualcuno cerca di arrampicarsi sulla recinzione ecco lo steward che arriva ed invita a scendere.
Siamo stufi di questo trattamento di disparità tra noi e le altre tifoserie (per non parlare delle trasferte): agli ospiti a Crema quasi tutto è permesso, a noi locali invece sono riservati trattamenti quasi repressivi. Adesso basta!
Infine c'è il capitolo città di Crema, che non dà mai il contributo necessario a livello di tifo: facile venire a vedere il Pergo quando vince, quando c'è il sole o quando non c'è altro fare. Sveglia, il Pergo c'è sempre. Ed è nei momenti di difficoltà della squadra che si vede l'attaccamento a questa e alla nostra maglia.
I ragazzi della CurvaSudPergo
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